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il medio evo e l'adesione alla riforma


 

1312 – Una donna è messa al rogo a Pinerolo con l’accusa di valdesìa. Il martirio della donna di Pinerolo, di cui non conosciamo il nome, è la prima notizia di una donna del Pinerolese che sia stata condannata per valdesìa in città e per avere persistito nella sua fede, cose che ne provocò la condanna a morte. .

1333 – In città sono processati un uomo e quattro donne per eresia valdese.

 

1380 circa - Prima attestazione di gruppi di valdesi anche nella città di Pinerolo. Magister principalis di questi gruppi pinerolesi è Pietro di Belmonte, di Pragelato.

 

1387 – Anche a Pinerolo è stabilito il Tribunale dell’Inquisizione. Il padre inquisitore Settimo da Savigliano si fa dare un alloggio nel quale ha anche una cappella, dove opera, e le sue monizioni pubbliche sono lette al popolo in una o nell'altra delle due chiese principali, quelle di San Donato e di San Francesco, durante la messa solenne. Egli cita a comparire diverse persone delle Valli. Processi di Giovanni Faure di Sauze di Cesana, di Martera Terrat di Pragelato e di Lorenzo Baudoria del Tagliaretto di Torre Pellice. Gli abitanti della Val Perosa riescono peraltro a  liberarsi dall’inquisizione versando ad Amedeo di Acaia, duca di Pinerolo, cinquecento fiorini.

 

1388 – L’epiteto ‘valdese’ viene considerato come ingiurioso e come passibile di multa .

 

1402 – Arriva a Pinerolo il mite domenicano Vincenzo Ferreri, che cerca di convertire i Valdesi di Angrogna con la parola.

 

1415 – Martirio del riformatore Jan Hus a Costanza ad opera della chiesa cattolica.

 

1419 – Rivolta degli Hussiti in Boemia.

 

1426-28 – A Pinerolo operano gli inquisitori Giovanni Fiamma e Lodovico Soncino.

 

1430 – Negli Statuti di Amedeo VIII d’Acaia viene stabilita la pena del fuoco e la confisca dei beni contro gli eretici e i sortileghi, con il vantaggio di ‘moderate spese di processo’ agli inquisitori, ad evitare che qualcuno malignasse sulla partecipazione agli utili. Si noti che in questo periodo spesso il valdismo è associato dalla calunnia a pratiche di stregoneria, tanto che le parole ‘valdese’ e  quelle ‘strega’ e ‘stregone’ diventano quasi sinonimi.

 

1440 – Il Consiglio comunale di Pinerolo prende provvedimenti per impedire che l’inquisitore Bertrando Pere eserciti il suo ufficio ‘contro giustizia’.

 

1451 – Il Consiglio comunale delega ad assistere agli interrogatori dell’inquisitore, in quel periodo il frate Giacomo da Buronzo, i quattro consiglieri Bersatore, Truchetti, Falletti e Bartolomei. Processo in città contro il barba valdese Filippo Regis della Val San Martino e sua condanna al rogo.

 

1484 – Dopo la spedizione armata contro di loro, i Valdesi della Val Pellice compaiono a Pinerolo davanti al duca Carlo I.

 

1487-89 – Crociata del Cattaneo nel Delfinato francese: massacri e fine del valdismo in Vallouise ed emigrazione dei superstiti in Provenza, nel Lubéron.

 

1517 – A Wittenberg, nel nord della Germania, il frate agostiniano Martin Lutero affigge sulla porta della chiesa del castello le sue 95 tesi contro le indulgenze e contro altre pratiche cattoliche. Inizio ‘ufficiale’ della Riforma protestante, in specie del ramo luterano di essa.

 

1532 – A Chanforan, presso Angrogna, il movimento valdese aderisce alla Riforma. Abbandona così le caratteristiche di movimento clandestino e assume le forme di una Chiesa riformata. In maniera progressiva diventerà una chiesa modellata dal punto di vista teologico ed organizzativo sul ramo calvinista della Riforma, ossia sul tipo di chiese iniziate a Ginevra dal teologo francese Giovanni Calvino.

 

1536/1574 – Pinerolo viene occupata dai Francesi. Durante questo periodo il duca di Lesdiguières, governatore del Delfinato e ugonotto, come si chiamano i protestanti in Francia, sostiene i protestanti del Piemonte.

 

 

[2 - continua]